Dopo un lunedì nero attorno alla protesta per i permessi di soggiorno, che da dieci giorni vede sei immigrati sulla gru del cantiere del metrobus di San Faustino, il martedì è stato vissuto in un clima di relativa calma. Nella mattinata i Vigili del Fuoco hanno provato nuovamente a sistemare una rete di protezione sotto la gru, ma senza successo. Così come senza successo è stato il tentativo di consegnare ai sei il pranzo, mentre nel tardo pomeriggio hanno accettato di ricevere la cena. Scarcerati cinque dei sei fermati, solo uno agli arresti domiciliari.
In mattinata i Vigili del Fuoco hanno provato nuovamente a sistemare una rete di protezione sotto la gru, ma il tentativo non è andato a buon fine. Il comandante dei Vigili Salvatore Buffo ha parlato con i sei immigrati per convincerli, avanzando anche la proposta di sistemarne una di dimensioni ridotte rispetto a quella prevista inizialmente, ma non è stato ascoltato. Anzi, il mezzo è stato fatto oggetto di un lancio di bulloni di ferro e si è quindi allontanato. Stesse scene quando c'è stato un tentativo di consegnare il pranzo, che gli immigrati hanno rifiutato lanciando ancora oggetti dalla gru. Nel tardo pomeriggio invece i sei hanno accettato di ricevere la cena.
Circa 250 sono state le persone che si sono radunate fuori dalla chiesa di San Faustino per "sostenere" i sei immigrati: cori, slogan e bonghi hanno fanno da sottofondo a una giornata tutto sommato tranquilla ai piedi della gru.
Da Palazzo Loggia sindaco e vicesindaco sostengono sempre la linea della "tolleranza zero", mentre Pd e sindacati sollecitano l'apertura di un tavolo di trattativa: la zona comunque continua a essere presidiata dalle forze dell'ordine, che hanno creato un cordone in Piazza Cesare Battisti e in via San Faustino
In mattinata i Vigili del Fuoco hanno provato nuovamente a sistemare una rete di protezione sotto la gru, ma il tentativo non è andato a buon fine. Il comandante dei Vigili Salvatore Buffo ha parlato con i sei immigrati per convincerli, avanzando anche la proposta di sistemarne una di dimensioni ridotte rispetto a quella prevista inizialmente, ma non è stato ascoltato. Anzi, il mezzo è stato fatto oggetto di un lancio di bulloni di ferro e si è quindi allontanato. Stesse scene quando c'è stato un tentativo di consegnare il pranzo, che gli immigrati hanno rifiutato lanciando ancora oggetti dalla gru. Nel tardo pomeriggio invece i sei hanno accettato di ricevere la cena.
Circa 250 sono state le persone che si sono radunate fuori dalla chiesa di San Faustino per "sostenere" i sei immigrati: cori, slogan e bonghi hanno fanno da sottofondo a una giornata tutto sommato tranquilla ai piedi della gru.
Da Palazzo Loggia sindaco e vicesindaco sostengono sempre la linea della "tolleranza zero", mentre Pd e sindacati sollecitano l'apertura di un tavolo di trattativa: la zona comunque continua a essere presidiata dalle forze dell'ordine, che hanno creato un cordone in Piazza Cesare Battisti e in via San Faustino
La giornata più difficile è stata dunque lunedì, quando nel cantiere è arrivata la prima autoscala dei Vigili del fuoco, alla quale se n'è aggiunta una seconda verso le 10.30. I vigili del fuoco avevano iniziato le operazioni di collocamento di una rete di protezione sotto la cabina della gru sulla quale si trovano i sei immigrati. Le operazioni di messa in sicurezza sono state interrotte dal lancio di oggetti da parte delle persone sulla gru. Verso le 11 c'è stato un'altra carica di alleggerimento in via San Faustino, che ha allontanato i manifestanti verso il centro cittadino
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